La mostra Carla Accardi – Antonio Sanfilippo. L’avventura del segno, a cura di Sergio Troisi, organizzata dall’Ente Mostra di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma, ripercorre un importante capitolo della storia dell’arte italiana del Novecento nei suggestivi ambienti del Convento del Carmine di Marsala (TP).
L’esposizione dona nuova luce ai due pionieri dell’astrattismo in Italia, che furono principali fautori, nel secondo Dopoguerra, della sperimentazione di nuovi linguaggi pittorici nel Paese, ponendosi così in dialogo con le dinamiche creative internazionali di quegli anni: per la prima volta il percorso artistico di Accardi e Sanfilippo, compagni d’arte e di vita, viene messo in parallelo a partire dalla fondazione nel 1947 del gruppo Forma, movimento di cui facevano parte anche Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli e Giulio Turcato.
Una storia raccontata attraverso una cinquantina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private, con un allestimento che mette in evidenza analogie e differenze – anche di natura stilistica e formale – tra i due artisti: “dalle opere degli anni del Gruppo Forma ai dipinti della metà degli anni Cinquanta, con una sala dedicata a opere in cui la riduzione del colore al bianco, al nero e al grigio evidenzia, nel gioco di suggestioni incrociate, il carattere più strutturale del segno di Accardi e quello più lirico di Sanfilippo”, come spiega Sergio Troisi, “dalla stesura luminosa di colori iridescenti dei dipinti di Accardi dei primi Sessanta a quella, dei medesimi anni, in cui il segno di Sanfilippo si rimpicciolisce in forme vaganti come costellazioni, sino alla sperimentazione di Accardi di una materia industriale e trasparente quale il sicofoil a cui corrisponde, in Sanfilippo, l’adozione di ampi spazi vuoti”.