a cura di Davide Spagnoletto e Giorgia Calò
Museo Ebraico di Roma, 27 aprile – 10 ottobre 2023
Ripercorrere, tramite l’arte, la nascita dello Stato d’Israele e il suo legame profondo con l’Italia, che si rivelò con forza grazie al fermento culturale che caratterizzò il nostro Paese nel Dopoguerra.
Con questo obiettivo, in occasione dei 75 anni dalla proclamazione dello Stato d’Israele, la Comunità Ebraica di Roma e la Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, in collaborazione con il Tel Aviv Museum of Art, inaugurano la mostra “Roma 1948 – Arte italiana verso Israele”, a cura di Davide Spagnoletto e Giorgia Calò, aperta al pubblico dal 27 aprile al 10 ottobre 2023.
Grazie ad un eccezionale prestito del Tel Aviv Museum of Art, torna a Roma una selezione di circa venti opere di pittori e scultori che all’indomani della proclamazione dello Stato di Israele si fecero promotori di una iniziativa che rimarrà nella storia: la “Mostra d’Arte pro nuovo stato d’Israele”, un’esposizione che ebbe luogo tra il 15 e 25 giugno 1948 nella Galleria d’Arte Antica Palazzo Torlonia.
Come un salto nel passato oggi le opere sono di nuovo in mostra al Museo Ebraico di Roma dal 27 aprile al 10 ottobre 2023, un percorso espositivo per rivivere quel clima di solidarietà e partecipazione che caratterizzò la nascita dello Stato Ebraico.
II 15 giugno 1948, un mese dopo la proclamazione della nascita dello Stato d’Israele, venne inaugurata alla Galleria d’Arte Antica di Palazzo Torlonia la “Mostra d’Arte pro nuovo Stato di Israele”.
Un gruppo di artisti romani si fece promotore dell’iniziativa per dare un segno di vicinanza e contribuire ai festeggiamenti, coinvolgendo pittori e scultori a donare le proprie opere a favore del fondo internazionale pro Stato d’Israele. Ad affiancarli vi fu un comitato d’onore composto da personalità della cultura come Giulio Carlo Argan, Alberto Moravia e Lionello Venturi e del mondo ebraico come Vitale Milano, primo presidente nel dopoguerra della Comunità Ebraica di Roma.
L’iniziativa, nata in poche settimane, riuni oltre settanta artisti tra maestri riconosciuti e giovani promesse dell’arte italiana al di là della propria storia personale e artistica.
Le opere offerte, destinate alla raccolta fondi, rimasero però invendute e per volontà degli stessi artisti molte di queste giunsero al Tel Aviv Museum nel settembre 1949 andando a costituire un nucleo di arte italiana.
La “Mostra d’Arte pro nuovo Stato d’Israele” rappresentò un panorama dell’arte romana del dopoguerra: nature morte, paesaggi, ritratti e composizioni, che inquadrano le ricerche degl artisti italiani tra il 1946 e il 1948.
Nella sala sono presentate, per la prima volta dopo la mostra del 1948, una selezione di quelle opere suddivise secondo le tendenze in cui gli artisti le raggrupparono al tempo: Tonalisti della Scuola romana, Espressionisti, Neo-cubisti, Post-impressionisti, Astrattisti mantenendo dunque quelle divisioni stilistiche che rappresentano una sintesi delle ricerche di quegli anni.